PATTO SUI DIRITTI E I DOVERI DEI GIORNALISTI

la Repubblica

(1990)

 

Nomina del Direttore

La nomina del Direttore sarà comunicata al Comitato di Redazione almeno 48 ore prima dell'assunzione della carica da parte del designato o con priorità rispetto a qualunque comunicazione a terzi.

Le facoltà del Direttore sono determinate da accordi da stipularsi tra l'Editore e il Direttore. Gli accordi non potranno comunque risultare in contrasto con le norme sull'ordinamento della professione giornalistica, del CNLG, degli accordi aziendali in essere e del presente Patto.

Il Direttore, quale primo atto del suo insediamento, illustra all'Assemblea dei redattori il contenuto degli accordi stipulati con l'Editore, nonché i princìpi di massima cui intende ispirarsi in merito alla linea politico-editoriale.

In relazione alla specificità e alla complessità de «La Repubblica», tenuto conto della esperienza direzionale maturata e nei termini temporali a ciò necessari, non superiori a 60 gg.., il Direttore, d’intesa con l'Editore, illustrerà all'Assemblea dei redattori lo specifico programma di attuazione della linea politico-editoriale, copia del quale sarà consegnata al CDR, con particolare riferimento e organizzazione del lavoro, organici, criteri di utilizzazione delle varie figure professionali e dei collaboratori.

Su tale programma l'assemblea esprime il proprio parere, che CDR farà proprio, e riferirà immediatamente al Direttore.

 

Cambio di linea politico-editoriale clausola di coscienza

Nel caso di passaggio di proprietà dell'azienda i diritti acquisiti dal giornalista si intendono riconosciuti dal nuovo proprietario. Il passaggio di proprietà non determina di per sé il diritto del giornalista di invocare la clausola di coscienza. Tale diritto potrà essere esercitato nel caso in cui si determini successivamente un cambiamento sostanziale dell'indirizzo politico del quotidiano con riferimento anche ai principi contenuti nel presente Patto. In questo caso, così come nel caso in cui, consenziente l'Editore, tale cambiamento sostanziale dell'indirizzo politico derivi da un cambio di direzione o da determinazione del direttore in carica, il redattore può invocare la clausola di coscienza, dimettendosi senza preavviso con diritto a percepire l'indennità prevista dall'art. 32 del CNLG.

I1 CDR potrà esprimere al Direttore le proprie osservazioni in merito alle posizioni assunte dal giornale che possano apparire sostanzialmente contrastanti con il contenuto del presente accordo e con il programma politico-editoriale.

 

 Partecipazione al capitale

La Direzione aziendale si impegna a proporre agli organismi statutari deliberanti, successivamente alla quotazione in Borsa de «La Repubblica» e in occasione di ulteriori aumenti del capitale azionario di riservare una quota delle nuove emissioni di azioni ai giornalisti della testata, compatibilmente con gli impegni già assunti e con le specifiche condizioni di emissione, secondo le modalità stabilite dagli stessi organismi statutari deliberanti e approvate dagli organismi pubblici esistenti.

 

Poteri del CDR

I CDR verifica l'applicazione dei princìpi e delle regole contenuti in questo Patto.

Nel caso di avvio di nuove iniziative, o soppressione di iniziative editoriali già avviate, o di chiusura di redazioni, la relativa decisione dovrà essere comunicata con un congruo anticipo al CDR, salvo casi di motivata urgenza.

I provvedimenti di nomina o di revoca di capiredattori, capi delle reredazuioni distaccate e responsabili di settore saranno comunicati al CDR per gli effetti di cui al CNLG.

I trasferimenti di sede o di servizio e i mutamenti di qualifica o di mansione sono sottoposti, previa richiesta dell'interessato, al parere del CDR.

Il Direttore fornisce al CDR la necessaria informativa sul numero, i costi complessivi, e i criteri adottati per le collaborazioni, che potranno essere in contrasto con quanto espresso nella premessa del presente Patto.

Il Direttore, in periodici incontri, informerà il CDR sull'andamento della testata, dei dati di vendita e diffusione in rapporto con le testate concorrenti. Una volta all'anno fornirà l'elenco delle iniziative speciali di natura redazionale e non pubblicitaria, con relative proposte per gli organici redazionali.

 

Titolarità dell'informazione

In caso di tagli integrazioni o modifiche sostanziali di articoli o servizi, tali da alterarne il significato originale, l'azienda fornirà gli strumenti tecnici per consentire la conservazione della copia/versione originale degli articoli per un periodo minimo di tre giorno successivi alla data di pubblicazione.

L'utilizzazione al di fuori della testata «la Repubblica» - anche sui giornali stranieri - di articoli elaborati da giornalisti del quotidiano può avvenire solo rispettando il contenuto del servizio e previa autorizzazione dell'autore, che dovrà in ogni caso essere indicato come tale.

 

Garante del lettore

A1 fine di tutelare gli interessi del lettore, fra le parti si stabilisce di creare la figura di un Garante del lettore al quale si estenda la tutela sindacale prevista per i membri del CDR.

La carica non è cumulabile con quella di membro del CDR.

Il Direttore, sentito il CDR, nomina il Garante del lettore, scegliendolo di preferenza tra i giornalisti de «La Repubblica». In ogni caso il Garante dovrà essere giornalista e non avere rapporti di lavore con testate concorrenti de «La Repubblica».

I1 Garante dura in carica un anno più un mese per il passaggio delle consegne al nuovo Garante, periodo non rinnovabile.

I1 Garante resta in carica fino alla scadenza del suo mandato, anche quanto intervenga il cambio della direzione.

In caso di dimissioni, sarà nominato un nuovo Garante con le stesse procedure di cui sopra.

I1 nome del Garante sarà riportato nella «gerenza».

Al Garante possono fare appello i lettori che ritenessero violato il rispetto della sfera privata delle persone; della presunzione di innocenza; di razza, colore della pelle e religione, se ad essi fosse stato fatto riferimento senza motivo di pubblico interesse.

Presa adeguata conoscenza dei casi, il Garante del Lettore trasmette al Direttore le sue segnalazioni e raccomandazioni e, qualora lo ritenga necessario, ne informa il CDR. In ogni caso il Garante si asterrà dell'emettere giudizi di valore sul lavoro dei giornalisti e sulla loro professionalità.

 

Esclusività e incompatibilità

In aggiunta ai casi di diretta concorrenza con «La Repubblica» nonché a quanto previsto dal primo e dall'ultimo comma dell'art. 8 del CNLG, a partire dalla data di approvazione del presente Patto, la mancata autorizzazione a collaborare con le altre testate, anche radio-televisive, sarà espressa con motivazione scritta. Tale motivazione dovrà fare riferimento ai seguenti motivi:

- contenuto professionale dell'impegno richiesto dalla collaborazione;

- compatibilità con l'immagine de «La Repubblica»;

- interessi del quotidiano e dei suoi supplementi;

- obblighi contrattuali del giornalista;

- organizzazione del lavoro del servizio di appartenenza.

I giornalisti de «la Repubblica» comunque si impegnano a non svolgere attività (uffici stampa, uffici di consulenza, promozione e relazioni pubbliche, uffici e agenzie di pubblicità, house organs) che possano influire sulla obiettività e la completezza dell'informazione.

Per garantire la correttezza dell'informazione, i giornalisti de «La Repubblica» si impegnano a non accettare compensi o donazioni da persone, società, enti, partiti, organizzazioni religiose, sindacali gruppi finanziari e d'opinione di cui debbano occuparsi nell'ambito della propria attività, e a non trarre profitto personale da informazioni acquisite per motivi professionali.

I giornalisti de «La Repubblica» chiamata a scrivere su fatti che coincidessero con interessi politici o finanziari di natura personale ed extraziendale si impegnano a darne tempestiva comunicazione al Direttore.