Allegato A
Seduta n. 598 dell'8/3/2005

 

 

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(Sezione 2 - Risoluzione)

La Camera,
premesso che:
con la nascita della nuova RAI Radiotelevisione S.p.A. si è conclusa la prima tappa del processo di privatizzazione costituita dalla fusione per incorporazione della RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A nella società Rai Holding;
secondo le direttrici delineate dall'articolo 21 della legge n. 112 la fusione costituisce il presupposto per l'avvio della privatizzazione della RAI;
l'articolo 21 della legge n. 112 del 2004 in merito alla generale disciplina sulle privatizzazioni e delle procedure sin qui seguite in altri casi di alienazione di partecipazioni statali in società con la normativa speciale richiama espressamente il decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito con modificazioni dalla legge n. 474 del 30 luglio 1994 (cosiddetta legge sulle privatizzazioni). La legge n. 112 presceglie il sistema dell'offerta pubblica di vendita regolata dal decreto legislativo n. 58 del 1998 (cosiddetta legge Draghi) e quindi la vendita di partecipazioni, sia dirette che indirette dello Stato, quando

 

 

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abbia ad oggetto il trasferimento del controllo di società operanti nel settore dei servizi pubblici, è disciplinata anche da speciali norme che per lo più mirano a tutelare gli interessi collettivi degli utenti, gli interessi generali dello Stato, la promozione della concorrenza e la trasparenza della procedura di vendita;
nell'audizione di martedì 8 febbraio 2004 presso la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il ministro dell'economia e delle finanze professor Domenico Siniscalco in base al rapporto dell'advisor che accompagnerà il processo di privatizzazione ha sottolineato come i piani di ristrutturazione industriale e di sviluppo elaborati dalla RAI appaiono al tempo stesso ambiziosi ed attendibili, in ogni caso necessari se si intende presentare agli investitori un quadro economico sufficientemente interessante da garantire la collocazione delle azioni sui mercati;
l'advisor per quanto riguarda gli aspetti relativi alla contabilità aziendale da un lato sottolinea la necessità di avere cognizione dell'andamento semestrale nel 2005, in modo da poter formulare valutazioni attendibili sulla capacità delle strategie aziendali di garantire una creazione di valore costante nel tempo, dall'altro si ribadisce la necessità di completare il processo di separazione contabile, anche in modo da poter effettuare simulazioni retrospettive su quelle che sarebbero state le imputazioni alle attività di servizio pubblico o a quelle commerciali per l'esercizio 2004 e per il primo semestre 2005;
con la privatizzazione l'azienda dovrà rispondere direttamente agli investitori e al pubblico. Per questo è necessario elevare i contenuti e, soprattutto, garantire la professionalità, il pluralismo e la qualità che sono esigenze irrinunciabili per raggiungere la produttività con criteri di trasparenza,

impegna il Governo

ad adottare le necessarie iniziative affinché si proceda entro il prossimo 30 aprile all'approvazione del bilancio d'esercizio del 2004 ed al fine di consentire il rinnovo del consiglio di amministrazione così come previsto dalla legge n. 112 del 2004.
(6-00102)
«Romani, Butti, De Laurentiis, Caparini, Giuseppe Gianni, Lainati, Bertucci».